Sicuramente molti di voi conoscono il gioco del Tressette, che ha tante varianti tra cui il Vinci-Perdi. Si accomunano per il fatto che troppo spesso i tornei si concludono in pareggio. Quindi è intuitivo: una volta si vince, e quell’altra si perde, in un’alternanza che evoca un costante e noioso nulla di fatto.
Se però durante quest’alternanza osserviamo che le cose cambiano, come magari stancarsi e provare nuovi giochi, oppure variare qualche regola, allora sperimentiamo quello che si chiama progresso. Vi sembrerà un parallelismo strano, ma la stessa cosa accade in qualunque contesto di vita: mentre si vince e si perde si fanno piccoli o grandi passi avanti.
Vale anche per i risultati di queste elezioni europee, che a prescindere da chi le ha vinte o perse non cambiano la realtà rappresentata dal cammino del genere umano.
Per esempio: la realtà è multiculturale. Stanotte, mentre si consolidavano i risultati da sogno delle destre che difendono nazionalismi e radicalità culturali, in Italia si sfornavano ben 6 medaglie agli europei di atletica leggera, grazie a quella multiculturalità che non bada all'italianità, all'inglesità, all'africanità e a ogn'altra sciocchezza decontestualizzata e sottolineata "tanto per". Le mescolanze arricchiscono, ed è anche una certezza della scienza genetica.
La realtà è anche automazione e intelligenza artificiale. Andrà avanti anche se fa paura alla gente abituata a pensare che l'unico modo per stare al mondo sia quello di lavorare per procurarsi da vivere. L'economia dovrà cambiare, è inevitabile anche questo.
La realtà è sempre più cooperazione e sempre meno competizione, in un mondo così piccolo che ha dovuto già abbattere i confini per prosperare attraverso i criteri della globalizzazione, ma che si rende conto di dover rimodellare questi criteri, abbandonare gli edonismi, e percorrere altre strade per far crollare i rimanenti confini. Sarà vitale.
Ma nel frattempo si continua a sbagliare affidando le paure irrazionali di queste “nuove” realtà alla cura di gruppi di potere che rallentano il cammino di progresso verso tali stesse realtà.
Le paure sono comprensibili. Aristotele ci ricordava che “solo una mente educata può capire un pensiero diverso dal proprio senza avere bisogno di accettarlo”, acquistiamo quindi questa comprensione senza accettarla e continuando a fare di tutto per argomentare l'irrazionalità e impossibilità di combattere le paure fermando la scienza, la consapevolezza del sapere, il progresso.
E qui gli argomenti sono semplici.
Si può anche continuare a premiare chi assicura di mettere un impossibile freno al progresso, mantenendo ancora nell'olimpo quel partito - Fratelli d'Italia - che è stato confermato con fiducia a queste europee. Ma il massimo che si otterrà è un rallentamento (anche importante, e anche di sofferenza) alle irrefrenabili virtù umane che tendono unicamente ad evolvere, e non ad arenarsi a condizioni e convinzioni ormai superate.
Il cammino dell'umanità è inarrestabile!
Accertato il nuovo record di astensione dal voto, la genetica progressista ci fornisce almeno un po' di ossigeno. Molti elettori hanno espresso un segnale di consapevolezza in questo gioco del vinci-perdi tornando a premiare le forze di sinistra con oltre l'8,2% di preferenze in più, rispetto alle politiche del 2022; dall'altra parte l’attuale governo italiano, nel suo complesso, si deve accontentare del 4,5% in più. Questo nonostante il pessimo risultato del Movimento 5 Stelle che si è salassato per ingrassare i due poli, insieme a molte minoranze. Ma si riprenderanno anche loro.
Inutile rifugiarsi nel momentaneo. Per esempio, un PD che stava arrancando riesce oggi a dimostrare che ci si può riprendere e provare magari a risplendere, nonostante le pessime correnti e classi dirigenti che si sono susseguite negli anni. E’ pur sempre una forza che catalizza l'attenzione di quel cammino progressista iscritto nella genesi umana. Così anche il M5S, che stavolta fluttua malamente ma rimanendo stabilmente il terzo partito, con le sue idee di riforma davvero ultra progressiste e degne sempre di attenzione.
Queste forze non sono isole di protesta come la Lega, o gli stessi FdI, le cui fluttuazioni operano nell'ordine delle due cifre percentuali: dal nulla, al massimo, e poi di nuovo al nulla, come oggi accade alla Lega trainata unicamente dal suo generale, pur con libri al contrario e chiacchiere da bar. Ma non troppo, perché mezzo milione di voti sono ben meno della catastrofe attesa.
Nel resto dei paesi europei le letture non sono molto dissimili; tuttavia il grosso della spallata che oggi ha aperto al consenso più che ovvio verso le destre, in particolare in Francia e Germania, nasce principalmente dalla sprovveduta intesa bellica tra Sholz e Macron, i quali in questi mesi hanno spaventato e scosso l'intera Europa. Ed era inevitabile che venissero puniti. Certo, i cittadini scelgono sempre metodi molto discutibili per "punire", a volte gettandosi dalla padella nella brace, ma tant'è. Dobbiamo tribolare!
E’ la logica del vinci-perdi, perlomeno finché non decideremo di cambiare anche qui le regole. Arriverà anche questo momento.
Quando - presto o tardi - dipende sempre da noi. Non ci fermiamo. Continuiamo a diffondere cultura, informazione, amore per l'istruzione e voglia di imparare a ragionare e criticare seriamente e serenamente. Non bisogna mai arrendersi a chi rallenta l’inevitabile progresso che serve a diffondere e uniformare pace e prosperità tra tutti gli esseri umani. Obiettivi verso cui tutti tendiamo con pervicace convinzione.
Base foto: Internet (risulati europpe e grafica libera)
Gli algoritmi di ricerca su internet, e quelli preferenziali dei social, non premiano cultura, pluralismo e contenuti utili e interessanti, ma fanno prevalere le banalità, le popolarità, l'intrattenimento, e la supremazia di informazioni mainstream promosse anche da incenti investimenti pubblicitari.
Questo progetto sarebbe invisibile senza costanti investimenti di autopromozione.
CONDIVIDENDO l'articolo e segnalando il sito e i profili social, contribuirai ancora meglio.